Il Disturbo della Condotta
Come si manifesta
Il comportamento dei bambini o adolescenti affetti da Dc sono caratterizzati dal mancato rispetto dei diritti fondamentali degli altri o delle principali norme societarie. È possibile osservare aggressioni a persone o animali: i bambini fanno spesso i prepotenti, minacciano o intimoriscono gli altri; spesso danno inizio a colluttazioni fisiche; usano armi che possono causare seri danni fisici agli altri (per esempio, un bastone, una barra, una bottiglia rotta, una coltello, una pistola); possono essere fisicamente crudeli con le persone o con gli animali; rubano affrontando la vittima (per esempio, aggressione, scippo, estorsione, rapina a mano armata); possono aver forzato qualcuno ad attività sessuali. Possiamo assistere, inoltre, alla distruzione della proprietà, ad esempio si pensi a situazioni in cui deliberatamente, un bambino appicca il fuoco con l’intenzione di causare seri danni; o ad altre situazioni in cui distrugge deliberatamente proprietà altrui in modo diverso dall’appiccare il fuoco. Altri comportamenti caratteristici riguardano la frode o il furto: penetrare in un edificio, un domicilio, o un’automobile altrui; mentire per ottenere vantaggi o favori o per evitare obblighi; rubare articoli di valore senza affrontare la vittima. Infine, caratteristici di questa condizione clinica sono le gravi violazioni di regole: come trascorrere la notte fuori casa nonostante le proibizioni dei genitori, con inizio prima dei 13 anni di età; fuggire da casa di notte almeno due volte mentre si vive in casa con i genitori o con chi ne fa le veci, oppure scappare di casa una volta senza ritornare per un lungo periodo; ed infine, marinare spesso la scuola, con inizio prima dei 13 anni di età.
Come capire che si soffre del Disturbo Della Condotta
È spesso possibile individuare in alcuni contesti, soprattutto quelli scolastici, comportamenti aggressivi e problemi di condotta in alcuni gruppi di bambini, che farebbero ipotizzare una diagnosi di DC. È bene però osservare con attenzione le diverse situazioni ed effettuare una diagnosi differenziale, individuare cioè le differenze nei problemi di condotta per poter costruire un intervento individualizzato e quindi efficace. Bisogna innanzitutto distinguere tra rabbia, aggressione verbale e differenti tipologie di aggressioni fisiche, sottolineando che tali comportamenti possono oscillare da un livello di sgradevolezza e provocatorietà ad un livello seriamente dannoso o violento.
Spesso si osservano condizioni cliniche di comorbilità, ossia la presenza di due diagnosi; ad esempio il DOP (Disturbo oppositivo provocatorio) o il DC (disturbo della condotta) possono essere presenti in comorbilità con l’ADHD (Disturbo da deficit di attenzione ed iperattività). I bambini con DC/ADHD mostrano maggiori problemi di adattamento, rispetto ai bambini con la sola diagnosi di DC, appaiono maggiormente resistenti al cambiamento, e possono avere una prognosi peggiore.
Cause
Molti studi dimostrano che esiste una predisposizione genetica che spiega l’insorgenza di tale disturbo; i fattori genetici però non costituiscono l’unico fattore determinante, essi, infatti, predispongono alla vulnerabilità per la possibile espressione del disturbo, mentre i fattori di rischio ambientali e gli eventi stressanti incrementano la probabilità della comparsa di tali problemi. I fattori ambientali possono dare inizio a problemi di aggressività ed a comportamenti oppositivi, allo stesso tempo possono avere un ruolo importante nel mantenimento degli stessi. Tra questi ritroviamo fattori legati al contesto familiare: come alti livelli di depressione nelle persone che si prendono cura dei bambini (in particolare le madri); alto livello di comportamenti antisociali, e/o abuso di sostanze nei genitori; relazioni insicure di attaccamento tra genitori e figli; interazioni coercitive; aggressività da parte dei genitori; problemi di coppia, o disaccordo tra i genitori in merito all’educazione dei figli; e più in generale l’instabilità familiare. Tra i fattori ambientali ritroviamo: lo svantaggio socioeconomico, l’esposizione a modelli aggressivi adulti, eventi stressanti che colpiscono la famiglia, basso supporto sociale nei confronti della madre, instabilità del gruppo di pari.