terapia EMDR

EMDR

desensibilizzare il trauma

una terapia riconosciuta e raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

evidence-based

ha ricevuto più conferme scientifiche di qualunque altro metodo usato nel trattamento dei traumi.

desensibilizzazione

riduzione di intensità dell’emozione percepita nel momento in cui si ricorda l’evento traumatico.

Rielaborazione

re-interpretazione dei ricordi legati ad eventi traumatici che possono essere stati memorizzati in modo falsato.

Eye Movement Desensitization And Reprocessing

una terapia particolarmente efficace per il trattamento di traumi psicologici e del disturbo post traumatico.

L’EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici sia ad esperienze più comuni ma emotivamente stressanti. La terapia con EMDR si basa sull’assunto che i pensieri, le emozioni ed i comportamenti negativi siano il risultato di memorie non elaborate su cui viene effettuato un lavoro di rielaborazione che viene svolto seguendo un preciso protocollo di intervento. Il trattamento prevede delle procedure standardizzate che includono la focalizzazione simultanea su associazioni spontanee di immagini, pensieri, emozioni e sensazioni corporee legate all’evento traumatico e la stimolazione bilaterale che avviene comunemente attraverso la forma di rapidi movimenti oculari.
FONTE EMDR.IT

LE PRINCIPALI DOMANDE RIGUARDO

LA TERAPIA EMDR

Che cos'è l'EMDR?

L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato in particolare, ma non solo, per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.

fonte emdr.it
Da dove nasce l'EMDR?
L’EMDR è una psicoterapia sviluppata negli anni ’80 dalla psicologa nordamericana Francine Shapiro. Originariamente fu descritta in un protocollo standard di intervento incentrato sul lavoro sui ricordi traumatici e sui sintomi di stress ad essi associati. Il protocollo è stato progressivamente perfezionato nel tempo nonché integrato con l’aggiunta di nuove conoscenze, fino ad ottenere il protocollo standard ora in uso. L’aspetto più controverso, per il pubblico, dell’EMDR è l’uso della stimolazione bilaterale. Una tecnica rivelatasi sperimentalmente efficace, nella maggior parte dei casi applicata tramite movimenti oculari saccadici orizzontali. Il primo metodo ad essere individuato e approfondito è quello EMD “Eye Movement Desensitization”, sperimentato con successo su alcuni veterani del Vietnam. Durante la ricerca scoprì che i movimenti bilaterali non solo “desensibilizzano” i ricordi traumatici, trasformando emozioni e sensazioni, ma sembrano anche promuovere processi di insight, per la creazione di nuove consapevolezze che permettono di elaborare l’episodio traumatico: L’EMD diventa così EMDR, cioè aggiunge il “Reprocessing”, il processo di elaborazione dei ricordi.

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Chi può praticare l'EMDR?

Trattandosi di un approccio tecnicamente complesso, richiede una formazione professionale e un costante aggiornamento riconosciuti a livello nazionale solo dall’Associazione Emdr Italia. L’EMDR, quindi, può essere effettuato solo dal terapeuta EMDR che, oltre ad essere uno psicologo abilitato, è opportunamente formato attraverso costanti corsi teorici e pratici di EMDR ed esercizi supervisionati. Inoltre, deve essere iscritto nell’elenco dei terapeuti EMDR, consultabile attraverso il sito Emdr Italia

Come si svolge una seduta di EMDR?

Durante una sessione EMDR, si attivano i canali dell’esperienza traumatica, cioè: percettivo, cognitivo, emotivo e somatico. Come risultato, l’immagine traumatica completa (quella che è più vividamente fissata nella mente e più disturbante), la cognizione negativa (pensieri negativi auto-riferiti, ad esempio, “sono in pericolo” o “è colpa mia”), le emozioni disturbanti (ad esempio, paura o rabbia), e le sensazioni fisiche sono ricostruite. Mentre il paziente “tiene insieme” gli elementi della memoria, il terapeuta EMDR stimola i movimenti degli occhi (o usa un altro tipo di stimolazione bilaterale, come la stimolazione tattile).

La terapia EMDR è risolutiva per quali disturbi?

L’EMDR è un trattamento molto efficace per elaborare e desensibilizzare traumi gravi e minori che minacciano l’equilibrio e il funzionamento psicofisico della persona. Oggi, tuttavia, è un approccio globale che può essere applicato non solo al Disturbo Post Traumatico da Stress, ma anche ad altri disturbi come i disturbi alimentari, i disturbi del sonno, i disturbi di personalità, i disturbi psicosomatici e persino le malattie croniche, i lutti irrisolti, le dipendenze, le diagnosi infauste.

Per quale fascia di età è più adatto l'EMDR?

Uno dei punti di forza della terapia EMDR è proprio quello di poterla applicare a tutte le fasce d’età, anche a bambini ed adolescenti, quindi non solo agli adulti.

L'EMDR è una forma di ipnosi?

No. L’EMDR non ha nulla a che fare con l’ipnosi. Il paziente durante la seduta rimane vigile e attivo.

La tecnica favorisce l’emergere dei ricordi e delle emozioni, così come dei sentimenti, ad essa collegati. Attraverso la stimolazione alternata degli emisferi cerebrali attivati dai movimenti oculari, il paziente diventa un partecipante attivo nel processo che la nostra mente compie verso l’autoguarigione. Studi neuroscientifici hanno dimostrato un cambiamento significativo nell’attivazione delle aree cerebrali dopo la terapia, che aiuta la rielaborazione totale dell’esperienza e di conseguenza la desensibilizzazione dell’evento traumatico.

La terapia EMDR quanto dura?

Anche se molti studi indicano la possibilità, per traumi circoscritti, di ottenere benefici dopo 3-4 sedute di EMDR, bisogna ricordare che la durata del percorso può variare da soggetto a soggetto per i diversi tempi di elaborazione di ogni singola persona.

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