Che cos’è la fobia scolare

Quando si parla di rifiuto scolare si fa riferimento ad un disturbo in cui il livello di ansia e di paura ad andare e restare a scuola sono tali da compromettere in modo significativo una regolare frequenza scolastica e causare sequele a breve e lungo termine.

Come si manifesta

Il disturbo si caratterizza per i seguenti comportamenti problematici e sintomi somatici:

–          elevata reazione di ansia nel momento in cui esce da casa o giunge davanti alla scuola, al punto da presentare sintomi da panico;

–          manifestazione di un ampia serie di sintomi somatici (vertigini, mal di testa, tremori, palpitazioni, dolori al torace, dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, dolori alle spalle, dolori agli arti);

–          il livello di angoscia può essere elevato fin dalla sera prima e il bambino può riposare male, il sonno può essere disturbato da incubi o risvegli notturni

Come capire se si soffre di fobia scolare (come riconoscerlo)

L’angoscia che accompagna i momenti di fobia scolare si manifesta in modo intenso e spesso tragico quando giunge il tempo di uscire per andare a scuola. I bambini più piccoli mostrano dei comportamenti di grave agitazione e si lasciano prendere dal panico, protestando e giungendo a supplicare i genitori con la promessa di recarsi a scuola l’indomani. In questi casi un bambino può avere reazioni aggressive, barricarsi nella stanza o nascondersi e, completamente in preda ad una paura intensa e irrazionale, è intrappolato in un’onda emozionale che non permette agli adulti nessun accesso razionale per tentare di persuaderlo. Se i bambini in preda a questa crisi di ansia vengono costretti ad andare a scuola possono mantenersi isolati, nascondersi, piangere a lungo o persino tentare di scappare per girovagare o per tornare a casa propria, il solo luogo in grado di rassicurarli veramente. I bambini più grandi, già dall’età di 5-7 anni, tendono a mettere in atto meccanismi di difesa più sofisticati per rendere meno evidente l’angoscia e più frequentemente presentano sintomi di somatizzazione che possono comprendere cefalee, dolori addominali, vomito, astenia e perfino febbre. L’esistenza dei sintomi di malessere fisico in questi casi tende a diminuire in modo naturale nei giorni del fine settimana e in prossimità di vacanze

Cause

Tra i fattori che maggiormente incidono nel predisporre e scatenare un rifiuto della scuola troviamo quelli ambientali. I sintomi possono iniziare in seguito ad eventi di vita stressanti che si sono verificati a casa o a scuola, tra cui la propria malattia o di un membro della famiglia, la separazione tra i genitori, la separazione transitoria da uno dei genitori, relazioni conflittuali nella famiglia, un legame disadattivo con uno dei genitori, problemi con il gruppo dei pari o con un insegnante, il ritorno a scuola dopo una lunga interruzione o vacanza. I dati disponibili in letteratura rispetto a fattori biologici, derivati dagli studi sulla famiglia e i gemelli, suggeriscono che ci potrebbe essere una vulnerabilità biologica per lo sviluppo di problemi emotivi, tra cui il rifiuto scolastico.

In numerosi casi di fobia scolare sono state individuate delle caratteristiche tipiche del contesto familiare che sembrano alimentare il problema.
La presenza di madri apertamente ansiose e fobiche tende a far assorbire le paure materne e può causare in un fanciullo una interiorizzazione delle conseguenti “immagini” in cui egli viene dipinto come “bisognoso di protezione”. Contestualmente spesso il padre è poco rassicurante, debole o assente per ragioni che possono essere differenti (es. lavoro, problemi familiari o lutto): ciò crea l’assenza di un riferimento fondamentale di un’immagine interiore rassicurante o, ancora peggio nei maschi, di una figura di identificazione dotata di una sicurezza.