La trasmissione intergenerazionale dei traumi

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Disturbi di Personalità / Età Adulta

La trasmissione intergenerazionale dei traumi

La trasmissione di traumi da una generazione all’altra è un fenomeno complesso che si annida nelle profondità delle dinamiche familiari, tenuto in piedi dal silenzio e dalla vergogna.
Gli eventi traumatici che più frequentemente si trasmettono attraverso le generazioni sono quelli avvolti nel segreto, come suicidi, violenze, malattie ereditarie, infedeltà e altri episodi dolorosi che, per preservare l’immagine della famiglia, vengono nascosti.
Il silenzio su tali eventi impedisce una loro elaborazione, lasciando che le conseguenze si ripercuotano sulle generazioni successive, talvolta in modo ancor più devastante rispetto ai traumi di cui si conosce l’origine. Questo perché le informazioni traumatiche si frammentano e si disperdono tra i membri della famiglia, rendendo difficile la loro ricostruzione e, di conseguenza, la loro elaborazione.
La comprensione di questo fenomeno è cruciale per interrompere il ciclo di trasmissione del trauma e promuovere il benessere psicologico per se stessi e per le successive generazioni.


Meccanismi psicologici e comportamentali

In che modo si trasmette il non detto?
I genitori possono trasmettere ai loro figli le esperienze taciute o non elaborate, attraverso lo stile di accudimento e in generale attraverso lo stile educativo che influenza lo stile di attaccamento. Ad esempio, un genitore che ha sperimentato un trauma può avere difficoltà a regolare le proprie emozioni e questo può influenzare la capacità del bambino di sviluppare a sua volta una regolazione emotiva efficace.
La trasmissione intergenerazionale dei traumi coinvolge meccanismi psicologici, comportamentali ed epigenetici.


Meccanismi epigenetici

Oltre agli aspetti comportamentali e relazionali, la scienza ha dimostrato che i traumi influenzano direttamente l’espressione genica del DNA attraverso meccanismi epigenetici. L’epigenetica, che studia come l’ambiente influenzi l’espressione dei geni senza alterarne la sequenza, ci mostra che gli eventi traumatici possono lasciare una “impronta” sul DNA, modificandone la funzione attraverso processi come la metilazione. Questa “impronta” epigenetica, che rappresenta la memoria cellulare di un trauma, può essere trasmessa alle generazioni successive, perpetuando gli effetti del trauma finché non vengono affrontati e risolti attraverso la psicoterapia. Fortunatamente, le modificazioni epigenetiche sono reversibili, quindi ognuno di noi ha sempre la possibilità di interrompere il ciclo di trasmissione dei traumi e promuovere la guarigione.

Implicazioni per il trattamento: il contributo dell’EMDR

L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) è l’approccio terapeutico d’elezione per il trattamento dei traumi. L’EMDR utilizza la stimolazione bilaterale, come i movimenti oculari, per aiutare il cervello a elaborare e integrare i ricordi traumatici, riducendo l’impatto emotivo dei ricordi e migliorando la salute mentale.


EMDR e genitorialità

Un aspetto particolarmente interessante dell’EMDR è la sua applicazione nel contesto della genitorialità. Trattando i genitori con l’EMDR, si può influenzare positivamente il loro stile di accudimento, riducendo la probabilità di trasmissione di comportamenti disfunzionali e traumatici. Questo approccio non solo aiuta i genitori a elaborare i propri traumi ma promuove relazioni più sane e sicure con i loro figli, interrompendo così il ciclo di trasmissione intergenerazionale del trauma.


Ricerca e sviluppi futuri

La ricerca sull’EMDR e sulla trasmissione intergenerazionale dei traumi è ancora in corso. Sono necessari altri studi per esplorare ulteriormente come l’EMDR possa essere utilizzato non solo per trattare i traumi nei genitori ma anche per
interrompere il ciclo di trasmissione ai bambini, contribuendo a generazioni future resilienti e psicologicamente sane.

In conclusione, comprendere e affrontare i traumi transgenerazionali richiede un approccio olistico che consideri sia le dinamiche familiari e relazionali sia i meccanismi biologici sottostanti, come quelli epigenetici. Solo così è possibile
rompere il ciclo di trasmissione del trauma e aprire la strada alla guarigione delle generazioni presenti e future.

A cura della Dott.ssa Simona Toto